Giudizi (a)politici.

Il governo italiano respinge la bocciatura con cui S&Pha declassato il rating del nostra paese in quanto le valutazioni dell’agenzia statunitense”sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose eappaiono viziate da considerazioni politiche”. Sarà vero? Facciamo un po’ di chiarezza.Ipotizzando  che allo scadere del warning lanciato da Moody’s, anche quest’ultima provveda atagliare il rating del belpaese e ipotizzando altresì che la reazione della classe governanteitaliana sia la medesima, cerchiamo di comprendere se la definizione di giudiziopolitico ha una sua “ragion d’etre”. Moody’s, seconda agenzia di rating mondialeper penetrazione del mercato, è controllata da grandi investitori finanziari e colossidell’asset management. Il primo azionista con il 12,42% è la Berkshire Hathaway il cui Ceo epresidente è un certo Warren Buffet. Warren, soprannominato “l’oracolo diOmaha”, con un patrimonio stimato in 47 miliardi di dollari (quasi metà della finanziaria italiana)può fregiarsi del titolo di terzo uomo più ricco del pianeta. Un mesetto fa la BerkshireHathaway ha investito 5 miliardi di dollari in Bank of America, banca ovviamentesottoposta ad un giudizio di rating. Notate il conflitto di interessi. Moody’s fa capoalla stessa persona che pochi mesi fa ha investito in Bank of America, sarebbe logicoattendersi dunque un giudizio estremamente positivo da parte della seconda agenzia dirating mondiale nei confronti della più grande banca commerciale degli Stati Uniti D’America edinvece…Sorpresa! Nella giornata di ieri Moody’s ha abbassato di due”notch” il rating di Bank of America, portandolo a Baa1, poiché, dopo la riforma Dodd-Frank delsettore finanziario, diminuiscono le probabilità che il governo americano possa intervenire persalvare un istituto finanziario in grave crisi: “è sempre più probabilelasciar fallire una grande banca, se questa palesa problemi finanziari”. Cioè significa cheun’azienda di Warren Buffet ha declassato un’ altra azienda dello stesso Buffet. Fermorestando che anche le agenzie di rating non sono sicuramente esenti da imprecisioni,errori ecolpe… Non le si può accusare di diffondere giudizi politici se gli accusatori sono la causa primaria (e non l’effetto) del downgrade.

Maggiori investitori istituzionali di Moody’s

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